Visit Israel – #CitiesBreak

Quando mi è stato proposto di ritornare in Israele ho subito accettato con grande piacere ed entusiasmo perché avrei conosciuto gli aspetti di un paese millenario ricco di diverse culture.

La prima volta ho scoperto un Israele moderno e all’avanguardia attraverso la Tel Aviv Fashion Week, ormai riconosciuta a livello mondiale; con questo nuovo viaggio invece ho soddisfatto le mie curiosità riguardo la storia antica, i luoghi e le tradizioni di questo Paese.
Prima tappa alla riserva naturale di Ramon, il più grande parco nazionale di Israele nel deserto del Negev, caratterizzato da rocce e montagne che attraverso l’erosione hanno assunto forme uniche. Da qui è possibile osservare i migliori tramonti.
Bellissima l’esperienza di attraversare questa terra in parte a dorso di un cammello e in parte guidando un modernissimo segway
Secondo giorno di viaggio eccoci nel Mar Morto, una delle depressioni più profonde della terra a 415 metri sotto il livello del mare tra Israele e la Giordania, particolarmente famoso per le sue acque ad alto contenuto di sale, circa 8 volte superiore a quello degli oceani. Le acque del Mar Morto permettono dunque di galleggiare senza alcuna difficoltà regalando un’emozione davvero unica.
Oltre all’esperienza surreale di galleggiamento forzato, il Mar Morto offre le proprietà benefiche delle sue acque e dei suoi fanghi per fare dei fantastici trattamenti naturali, un toccasana per la pelle.
Poco distante da queste zone si trovano le rovine di Masada, iconica roccaforte del Re Erode situata su una rocca a 400 metri di altitudine rispetto al Mar Morto.
Per raggiungerla si percorre il sentiero del serpente, o in alternativa una funicolare.
In origine la fortezza era il palazzo di Re Erode, e successivamente venne conquistata dai Romani e dagli Arabi.
Successivamente ho visitato l’Oasi di Ein Gedi, immersa tra le cime rocciose della Giudea e le coste salate del Mar Morto. È l’oasi più bella e più grande di Israele, famosa anche per la sua importanza biblica essendo questo il luogo in cui David si nascose dal Re Saul intorno al 1000 a.c.
Il terzo giorno abbiamo visitato la città di Gerusalemme (“Città della Pace”, in ebraico), capitale d’Israele e città più contesa al mondo perché è sede delle tre religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo, Islam.
La Città Santa, è costellata da sinagoghe, moschee e chiese, e visitata in ogni periodo dell’anno da pellegrini provenienti da tutto il mondo. La parte antica viene chiamata Città Vecchia ed è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1981. I monumenti più visitati sono: la Moschea della Cupola della Roccia, che è il simbolo della città. Altro simbolo è la Basilica Cristiana del Santo Sepolcro, tradizionalmente considerato la tomba di Cristo. Infine, il monumento più visitato è il Muro del Pianto, luogo sacro per eccellenza degli Ebrei, residuo del tempio costruito da Erode il Grande. Altre zone da non perdere sono la Via Dolorosa, una strada di Gerusalemme che secondo la tradizione corrisponde al percorso lungo il quale Gesù, portando la croce, fu condotto al luogo della sua crocefissione e il Shuk, ovvero il classico mercato arabo.
Ultima tappa di questo viaggio Tel Aviv, il centro culturale, commerciale e finanziario di Israele. È una dimensione a parte rispetto a Gerusalemme ed al resto di Israele: è la prima città moderna ebraica nata dalla sabbia e riconosciuta come città cosmopolita a livello internazionale.
Si trovano tantissimi locali notturni, bar, ristoranti e spiagge molto frequentate. C’è un’atmosfera tollerante (LGBT), creativa e rilassata che fa dimenticare che è un paese comunque particolare e colpito da un passato difficile.
A poca distanza si trova Jaffa, la parte vecchia della città, caratterizzata dal porto più antico del mondo, diverse gallerie d’arte, ristoranti, teatri ed una vista impagabile sul mar Mediterraneo e la skyline di Tel Aviv. Oggigiorno, sono famosi nel mondo i suoi agrumi, in particolare i pompelmi e le arance.

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